Mi si stanno chiudendo gli occhi per il sonno mentre vago per gli scaffali del supermercato. Abbiamo quasi finito di fare la spesa, passiamo nel settore del vino. Questa sera si mangia tofu piccante comprato nella Chinatown qualche giorno fa e non ho idea di cosa ci potremmo bere sopra.

La signora va decisa verso l’angolo dei vini piemontesi, approvo sulla fiducia, non ci si può sbagliare.
Credo.

Nel carrello ripone ben due bottiglie di Barbera del Monferrato 2018 Morrina. Con gli occhi semichiusi approvo, tanto ho letto “Barbera” e questo mi basta.

Paghiamo i 6€, ho paura che per un Barbera buono sia un po’ poco, ma la signora di vino ne capisce, quindi mi fido ciecamente e la lascio fare. Anche perché paga lei, quindi le lascio scegliere il vino che preferisce.

Il colore violaceo con sfumature sul fucsia non lascia presagire niente di buono. La schiuma che si alza dal fondo del bicchiere mi fa pensare a un vino difettato. Non è così. Per sbaglio abbiamo preso un Barbera frizzante, non ce ne eravamo accorti.
Pazienza, se è buono, è buono anche il frizzante. Purché non sia Lambrusco

Tralasciando le bolle non preventivate, il colore è spento e con sfumature poco invitanti.

Il profumo è a metà fra il fragolino e lo spumante che si trova nei pacchi in abbinamento al panettone Bauli. Punge al naso e svanisce in pochi istanti.

Decido comunque di provare a buttarne giù un sorso, il tofu è parecchio piccante come nelle migliori ricette dello Hunan e ci vuole qualcosa per contrastarlo e sopravvivere a queste cucchiaiate ricolme di peperoncini.

Sapore chimico, prima dolce poi acidulo, con un retrogusto finto e amarognolo.

Non ci siamo.

Questo è un vino che trova la sua collocazione solo nei baretti di anziani e avvinazzati giocatori di briscola. Vino da bere per dimenticare, sperando di non ricordare che quello che ci hanno servito è proprio vino.

Un vino che va bene al posto della birra, da bere ghiacciato per non sentirlo e con l’acidità e le bollicine giuste per ripulirsi la bocca dopo aver mangiato qualcosa di unto.

Se non conosci il vino, con il piccante ci sta quasi bene. Magari andrebbe bene su una pizza semplice, del cinese o del kebab.

Paradossalmente sarei tentato di consigliarlo per una cena fra amici che non ne capiscono niente. La bollicina non è spiacevole, è tutto quel che c’è intorno che è disturbante. Servito a temperatura di birra, si potrebbe mascherare a un palato non allenato.

Nemmeno mi prendo la briga di fare la scheda di valutazione. Sono troppo deluso e comunque ormai ho quasi finito il cibo che mi ha ustionato la lingua. Non avrebbe senso mettersi a degustare con la lingua bruciata.

A mai più, Barbera Morrina