Al supermercato nel reparto dei vini costosi pesco il barolo della cantina Sette Cascine che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni. Il Barolo Sette Cascine 2015.

Da un barolo mi aspetto tanto. Annata 2015, quindi un barolo relativamente giovane (il barolo può andare in commercio solo dopo almeno 5 anni dalla vendemmia). Il prezzo è invitante per un vino di questo tipo e la cantina mi ha dato un ottimo Nebbiolo e quindi devo darle fiducia.

Parte con un gran bel colore pulito. Pecca un po’ nell’intensità, mi dà l’impressione di essere un po’ scarico se confrontato con gli altri vini dello stesso tipo che ho bevuto.

Il profumo è equilibrato, ma non ha quella intensità che mi aspettavo né l’eleganza tipica dei vini piemontesi. Arrivano profumi slegati, niente di spiacevole, solo che si poteva fare qualcosa di più. O almeno era quello che mi aspettavo.

Il gusto delude. Sicuramente paga la gioventù, è acidulo e il tannino ancora acerbo, troppo presente. Il corpo non eccezionale lascia nel dubbio se sia o meno il caso di fare scorta di questo vino e provare a lasciarlo invecchiare in cantina nell’attesa che il tannino si ammorbidisca.

Non è un vino economico e non è per tutti. Soprattutto non è per tutte le tasche. Il prezzo alto è giustificato dal fatto che solo per scrivere “Barolo” sull’etichetta sono necessari anni di lavoro. Non si trova un barolo più economico, forse vale la pena tentare l’invecchiamento a casa, se invece dovete berlo subito, ci sono molte alternative più economiche e di maggiore soddisfazione immediata.

Da scheda ONAV 83/100.

Vino ben fatto, non ha particolari difetti e si beve volentieri. Il prezzo così alto non lo rende un vero “vino per tutti”. Ci vediamo l’anno prossimo, le Sette Cascine sono degne di fiducia, si rifaranno presto.