Citra è un marchio che si incontra spesso sugli scaffali dei supermercati e magari ci fa anche qualche bella sorpresa come nel caso del Montepulciano d’Abruzzo.

Oggi ho fra le mani il Trebbiano, sempre “Bella Torre” e anche lui “d’Abruzzo” come il Montepulciano di cui sopra. Chissà che non ci scappi la sorpresa. Per 3.90€ si rischia il colpaccio così come la delusione cocente.

Il colore è luminoso con leggere sfumature dorate, un bel colore intenso e invitante. Iniziamo bene, sempre tenendo a mente il prezzo d’acquisto.

L’odore è quello tipico dell’uva Trebbiano, sembra di stare in un campo tra le balle di fieno. Non è male, anche se come spesso accade, il Trebbiano è sgraziato e prepotente. Il Trebbiano è un po’ come il vostro dolce figlioletto quando vi salta a sorpresa sulla schiena mentre dormite la domenica mattina.

Il corpo è ben definito, si avverte una bella sapidità senza però intaccare troppo l’armonia generale. Non è un vino di grande equilibrio, però è assolutamente piacevole e fresco.

Vino da tutti i giorni per tutte le occasioni e, ovviamente, per tutte le tasche. Vino da frittura, da pranzo dalla nonna che ha fatto il coniglio fritto, i fiori di zucca fritti e ha fritto tutto il palazzo, la fauna e la flora regionale. Vino fresco da bere fresco appena uscito dal frigo per mitigare un po’ di alcolicità predominante. Vino piacevole e facile che soddisferà tutti.

Per questo prezzo cosa possiamo chiedere di più?