Quasi 17€ per un Brunello di Montalcino possono sembrare una cifra folle. In realtà un Brunello 2017 a questo prezzo è quasi un ottimo acquisto. Sempre che sia un Brunello buono, ovviamente.

Con un po’ di fortuna lo trovo in sconto al supermercato e ne approfitto per non svenarmi.

Questi sono vini importanti che hanno bisogno di un po’ di cerimonia per essere apprezzati. Quindi passo tutto attraverso l’areatore per il vino e lascio la bottiglia aperta per un’ora in modo da lasciare il tempo a Brunello per sgranchirsi le gambe.

Il colore è di quelli del bel vino invecchiato. Dei bei riflessi aranciati, non eccessivamente aranciati, indicano lo stadio di maturazione. Il colore nel centro del bicchiere è intenso quanto basta.
Direi che possiamo procedere tranquilli.

Profumo complesso. C’è tutto. Equilibrato, abbastanza elegante. Un buon profumo da Brunello di Montalcino fatto bene, ma senza esagerare. In fin dei conti questo è un Brunello da supermercato.

In bocca rivela qualche pecca.
Il tannino è debole, prevale il dolce e la parte morbida rispetto a quella “dura”. Dà l’impressione di essere un vino un po’ finto, mischiato ad arte per seguire il gusto predominante degli ultimi anni, ovvero quello dei “vini caramella” da americano o asiatico.
In cantina bisogna riconoscere che almeno non hanno esagerato con la moda. Il Brunello Alessandro III resta un vino piacevole da cui si poteva avere qualcosa di più in termini di tipicità.
In fin dei conti stiamo parlando di un vino toscano che dovrebbe ammazzare cinghiali e caprioli, mica di un vino qualunque.

Un Brunello appena sufficiente da un punto di vista tecnico. Un vino che certamente piacerà a tutti.