Uno Chardonnay senza marca, senza cantina, nessuno lo imbottiglia. È uno Chardonnay che cresce spontaneo fra gli scaffali del supermercato. Nessuno lo fa, nessuno lo produce e lui se ne sta lì bello tranquillo a godersi l’aria condizionata.
Ma lo Chardonnay non sa che in agguato ci sono io, pronto ad approfittare di ogni offerta sul vino, oppure pronto a comprare qualunque vino, anche se non è in offerta.
Per l’esorbitante ci fra di 8.49€ mi porto a casa questa bottiglia di Chardonnay Alto Adige senza padre. Ti adotto io, mia piccola altoatesina.
Il colore inizia male, è scarico, un po’ pallido. Vista la provenienza, ci può anche stare, l’uva difficilmente da quelle parti arriva a maturazione completa e il colore ne risente. Mi aspetto di trovare dei profumi eccezionali, però.
Infatti il profumo avvolge e travolge. Non è molto elegante come dovrebbe essere lo Chardonnay, è molto intenso e ha tutto quello che mi aspetto da un vitigno come questo. Una bella sniffata di questo vino e già ti senti meglio.
Anche in bocca è intenso, risente però di quanto detto sopra: il vino è ancora acerbo, manca di corpo e si colloca più verso l’acidità. La sapidità è spiccata, così come la lunghezza. Decisamente un vino fatto al meglio delle possibilità del territorio, tecnicamente ben realizzato.
Da scheda ONAV 82/100. Buon vino, lo penalizzo solo perché da uno Chardonnay ci si aspetta sempre qualcosa di più.
Il prezzo è alto e per questo non lo consiglierei, con meno, al supermercato, si può bere qualcosa di equivalente. 8.49€ per l’acquisto al supermercato sono davvero tanti.
Troppi.
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