Un’offerta all’Esselunga mi convince ad acquistare al prezzo di 4.19€ partendo da prezzo pieno 6.99€ uno Chardonnay Yellow Tail 2019, Chardonnay australiano che pare prodotto da una famiglia italiana, oppure da uno dei milioni di stranieri con un cognome italiano ritrovatisi in Australia per puro caso.
Non conosco i vini australiani ma conosco lo Chardonnay, quindi mi frega poco da dove viene, se è Chardonnay, deve essere Chardonnay. Ho grandi aspettative su questo aborigeno economico.
Intanto il tappo a vite strappa un sorriso. C’è una specifica ragione per cui si usa il tappo a vite anziché un tappo di sughero o di finto sughero. Questo vino è pronto così, non ha bisogno di evoluzione o affinamenti particolari, è un vino che va bevuto subito senza starci a pensare troppo su. Il tappo a vite non significa che la qualità di questo vino sarà necessariamente bassa, significa solo che il sughero non serve.
Non stappo la bottiglia perché avendo il tappo a vita mi risulta difficile stapparla con un cavatappi, la stappo svitando il tappo, cioè, tecnicamente l’ho stappata ugualmente però bo? Sembra qualcosa di diverso. Non importa.
Non è colpa del tappo, ma qui il colore è giallo. Proprio giallo, non un colore da vino con riflessi di qualcosa e tonalità di qualcosa, questo Chardonnay è proprio giallo pennarello, lo stesso giallo dei colori che usano i bambini per disegnare, un giallo finto, proprio giallo giallo. Non è che si presenti un granché bene, signor Chardonnay io sto cercando di difenderti e tu ti presenti con questo colore?
Il profumo è deboluccio, manca il nerbo tipico dello Chardonnay, la potenza che solitamente ha questo vino. Un profumo che nel poco che può fornire lascia una sensazione non piacevole, disarmonica e poco elegante.
Assaggiamo e vediamo un po’ se le cose migliorano anche se sappiamo bene che vista e olfatto già hanno indicato la strada.
Il gusto è dolciastro, manca la freschezza di un bianco e quando sembra tutto andare giù spunta fuori un amarognolo che contribuisce a dare squilibrio e disarmonia al tutto. Cacao e vaniglia opprimenti, questo vino deve aver fatto un passaggio in legno o essere stato “truccato” con chips, bo, non lo so, si sente una predominanza di questi sapori che non c’entrano niente con il tipo di vino che dovrebbe essere uno Chardonnay piuttosto giovane come questo. Anche se ci fosse un vero affinamento in legno, lo squilibrio e sapori slegati dominano la scena.
Scarso. Vino da poco, con troppi problemi e troppe cose che non vanno. Niente di che, niente di interessante. Nemmeno con questo 40% di sconto.
Peccato.
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