Un Chianti in sconto non me lo lascio scappare, soprattutto se è di una cantina che non conosco e non ho mai provato prima d’ora. Mica vado a colpo sicuro, devo sperimentare anche a costo di rimanerci male e così all’Esselunga con un 40% dal prezzo pieno di 5.39€ prendo un Chianti Otto Santi DOCG.
Il colore è proprio bello, giovane, intenso, un bel rosso vivo e limpido. Forse ho fatto un affare, forse è troppo rosso per essere vero. L’unghia è chiara, mah, chissà che non mi riservi comunque delle buone sorprese.
Il profumo fatica un po’ a venire fuori, bisogna agitare il bicchiere diverse volte e quando arriva è piacevole. Anche qui un profumo giovane di fiori e soprattutto erba. Sgraziato come solo il Chianti giovane sa essere, tutto sommato un profumo discreto senza difetti.
Già detto che è un vino giovane? Ecco, fin troppo. Il tannino è davvero impegnativo, la lingua si attorciglia prima di poter parlare di nuovo dopo un sorso. Sbilanciato e poco persistente. Il retrogusto, una volta che la salivazione è tornata a livelli normali, è piacevole anche se sta già svanendo.
Non è un Chianti di eccellenza, questo è un vino da campeggio, da grigliata ed è perfetto per ripulirsi la bocca da tutto quel grasso e unto che cola dalla bistecca. Non andrei tanto a degustare o fare i fighi col bicchiere in mano, questo è un vino da bicchiere di plastica e primo maggio griglia e fave.
Ottimo affare se preso in sconto, a prezzo pieno accettabile se la situazione richiede un vino di questo genere. Non è un vino per tutti per via del tannino davvero a livelli di “lingua di gatto”, è da tenere in considerazione con le grigliate più semplici.
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