Un’offerta irripetibile al Carrefour mi costringe a comprare col 50% di sconto un rosato della cantina Caparra & Siciliani, il Cirò, rosato 2018 DOC da uve Gaglioppo in purezza.

È la prima volta che assaggio un vino fatto con questo vitigno, non posso fare a meno di provarlo.

Nonostante il nome della cantina, il Cirò non è un vino siciliano. Infatti la DOC Cirò è calabrese. Quanta ironia.

Insomma, nomi a parte, compro per 4.99€ scontati del 50% un Cirò rosato 2018.

Il colore è subito impressionante. Intenso, scuro, troppo scuro! Una cosa incredibile, questo rosato è un rosso sbiadito, non un vero rosato. Il colore è decisamente troppo…. rosso!
Anche la limpidezza ne ha risentito in qualche modo. C’è qualcosa nel colore di questo vino che non mi convince.

Il profumo è alcolico, l’alcol domina su tutto il resto e punge al naso. Manca la finezza di profumi che mi aspetto da un rosato.

Il sapore è intenso, c’è un tannino pronunciato e manca di freschezza.

Se non fosse un rosato, sarebbe un buon pinot nero. Ma siccome mi vendi un rosato, non posso accettare che questo sia un rosso leggero perché il rosato NON è un rosso leggero!

È pur vero che un rosato a meno di 5 euro è una rarità, gli perdono diversi problemi anche perché, se mi chiudo gli occhi è un vino tutto sommato piacevole. Non corrisponde ai canoni del rosato, ma se mi dicessero che questo è un vino rosso da pesce, io annuirei soddisfatto e direi che manca di un po’ di struttura.

Vino strano che mi lascia perplesso, piacevole, una buona bevuta per meno di 5 euro, ma credo che sarebbe il caso di approfondire la ricerca su questo vitigno e su questa zona, forse sono io che la conosco poco e non la so apprezzare.

Mi astengo da giudizi numerici, per ora.