C’è un forte sconto al supermercato sulla Corte allegra – Bonarda OltrePò pavese DOC, bottiglia magnum e la signora ha ben pensato di comprarne una bottiglia ammaliata dallo sconto e dal formato. E poi dicono che le dimensioni non contano?

Non so il prezzo, non mi interessa, non lo dirò.

Apro questo bottiglione che, devo dire, fa la sua scena sul tavolo.

Nel bicchiere appare subito violaceo malaticcio, colore livido pallido, se esiste un colore di questo tipo.

L’odore, perché di profumo non si può parlare, è quello dell’alcol etilico misto a susine ormai alla fine dei loro giorni.

Sospiro, assaggio solo per dovere di cronaca.

Inutile dire che il resto della bottiglia finisce dritta nel lavandino. Un litro e mezzo di vino che andranno a inquinare la falda acquifera, il mondo e tutto l’universo.

Vergognoso che esistano vini del genere, vergognoso produrli, vergognoso metterli in commercio e sprecare spazio per roba del genere.

E poi vi lamentate che c’è troppo vino in commercio negli ultimi anni? Cominciate a togliere queste schifezze e poi riparliamone.