Si può comprare un vino etichettato come “riserva”, invecchiato più di 6 anni a meno di 3€?
Sembrava impossibile e invece il Corte Aurelio Squinzano DOP Riserva 2015 costa esattamente 2,39€ al discount. Come fanno?
Siccome sono curioso, compro questa bottiglia e mi preparo per l’analisi di un fenomeno così raro: il vino che costa troppo poco per essere vero.
Prima di versarlo nel bicchiere lo faccio passare nell’areatore per il vino, ormai presenza fissa a tavola, è troppo importante dare un po’ di ossigeno a un vino che se ne sta chiuso in bottiglia da minimo 5 anni, forse di più.
Uve Negroamaro della Puglia, mi aspetto molto nonostante il prezzo bassissimo.
Il colore è cupo, nero, impenetrabile. Non si notano segni di invecchiamento sull’unghia e non riesco a trovare come è stato prodotto questo vino. Probabilmente ha fatto poco legno e tanta bottiglia.
Lo conferma anche il profumo. Appena si apre dopo qualche minuto non restituisce forti sentori del legno, probabilmente poco tempo passato in botte oppure sono state usate botti “scariche” che ormai non avevano molto da dare.
Il tannino è leggero, appena accennato ma stupisce subito quanto questo vino sia pastoso. Un corpo quasi pesante, senza esagerare, che è tipico dell’uva molto matura di quelle zone del sud Italia. Un leggero squilibrio con un acidità che arriva per prima, anche se poi viene riequilibrata dalla morbidezza del vino nel suo complesso.
Da un vino etichettato Riserva sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più in termini di eleganza, ma da un vino prezzato 2,39€, siamo già ben oltre le più rosee aspettative.
Un eccellente rapporto qualità prezzo, un vino di cui si potrebbe tranquillamente fare scorta per stupire gli amici con un “Riserva 2015”, visto che più il vino è invecchiato e più fa colpo sulla tavola.
E comunque, resta pur sempre una buona bevuta.
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