All’Esselunga di fretta acchiappo una bella bottiglia nera con etichetta dorata. Non ho molto tempo per guardarla bene, la mia attenzione è tutta sul prezzo. Per meno di 5€ vale la pena rischiare visto che non ho niente di importante da mangiare e posso accontentarmi di poco.
Il Nero di Troia non viene dall’antica Ilio, la città di Troia dell’Odissea, ma dalla città di Troia che sta in Puglia, dalle parti di Foggia.
Quindi non c’è niente di epico in questo vino.
La caratteristica di questo vitigno è un tannino molto più accentuato rispetto ai suoi compaesani (Negroamaro e Primitivo) e quindi si presta a un affinamento più lungo. In questo caso la bottiglia è del 2019, mi aspetto già qualcosa di simile a un Sangiovese. Per una cifra così sono già felice che dentro ci sia del vino.
Non conosco bene il vitigno e il primo impatto visivo mi conferma la nomea con cui l’avevo conosciuto la prima volta in cui l’ho bevuto: il Sangiovese del Sud.
Il colore è tenue,ma brillante e pulito. Non è un difetto del vino, questo colore è esattamente il colore dell’uva. È così e non ci si può fare niente se non mescolarla con uve più colorate. Non è questo il caso.
Il profumo è fruttato, leggero e piacevole. Tipico di vini giovani con una buona maturazione. Fragola, amarena, prugna, profumi delicati che non sono sovrastati dall’alcol. Io sento profumo di affare.
Il gusto è sorprendentemente equilibrato. Il tannino tanto decantato non è invadente, ben presente e dominante senza tuttavia scombinare l’equilibrio generale. Vino tannico, senza eccessi. Anche qui si ripropongono ciliegia e prugna. Un buon corpo sostenuto anche da una buona acidità e una discreta alcolicità.
Da scheda ONAV 84/100.
Un prezzo eccezionale per un ottimo vino perfetto per cene fra amici, soprattutto se squattrinati. Grandissimo affare da ripetere assolutamente.
Per un prezzaccio si può trovare anche la “bottigliona” da 3 litri di Nero di Troia Crifo a 13€. A QUESTO LINK
Non male.
Bravo signor Crifo, ci riberremo sicuramente.
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