Lo scaffale del supermercato ogni tanto propone vini francesi. Non conosco bene la Francia e vado un po’ a caso quando scelgo vini di quel paese. Di certo so che i francesi e la tirano tanto, hanno grandi vini e grandi schifezze, proprio come tutti gli altri paesi del mondo.
Questa volta scelgo un Eugene Reulier Chateau Picheloup Bordeaux 2019, che per 6€ potrebbe dare grandi soddisfazioni.

Solita etichetta evocativa, nomi in corsivo, immagini di cascine e qualche bollino messo a caso a significare niente e attirare gli sprovveduti.

Bordeaux zona Medoc, la più famosa. Non so che uvaggi ci siano in questa bottiglia, pare che in quella zona si usino prevalentemente Cabernet Sauvignon e Merlot. Ma ora basta con le fregnacce e apriamo questa bottiglia.

Vino giovane, si vede già dal colore in cui il viola domina su tutto il resto. Intenso e pulito, si presenta bene. Quando il colore è così bello è sempre un piacere stare a rigirare il vino nel bicchiere.

Profumo pungente. Forse questo Bordeaux è troppo giovane. L’alcol punge, i profumi ricordano l’erba verde. Gradevole, nonostante tutto.

Assaggio e continua a girare il bicchiere. Questo colore è davvero bello.
La smetto di fare il cretino con il bicchiere, tanto sono da solo e non devo far vedere a nessuno il mio calice che gira gira gira e… basta!

In bocca è asciutto, il tannino ancora un po’ da affinare. Conferma di essere ancora troppo giovane, bisognerebbe lasciarlo in bottiglia ancora qualche mese per avere un ottimo vino. Al momento è adatto innaffiare grigliate semplici semplici, niente piatti complessi.

Tutto sommato un buon vino, per 6€ un buon acquisto.
Decisamente niente di memorabile.