Ho voglia di un bianco bello profumato e non c’è occasione migliore della Falanghina del Sannio DOC 2020 La Guardiense per 5€. In realtà costa 4,99€, ma mi vergogno di scrivere un prezzo così ridicolo e spero che i centesimi di euro finiscano fuori corso il prima possibile.

Etichetta semplice, nessun fronzolo. I vini con un’immagine così trascurata a volte fanno delle belle sorprese.
A volte, invece, confermano l’impressione iniziale.

Vediamo se questa falanghina regge il confronto con La Vinicola del Titerno assaggiata qualche mese fa. Vendemmia diversa, ma sempre falanghina è.

Il colore è dorato scarico, si percepisce un minimo affinamento e una buona struttura, nonostante l’età anagrafica non pare un vino giovincello. E in effetti siamo ormai nel 2022, quindi è un vino che si è già evoluto quanto basta.

Un bel colore, invitante.

Il profumo è quello aromatico della falanghina. Profumo avvolgente, pieno e molto molto intenso, che comunque non lascia troppi punti all’eleganza. Riesce a mantenere un certo contegno nonostante la sua aggressività. Piacevole da annusare e rigirare sotto il naso.

In bocca è pastoso, denso, un corpo piuttosto pesante equilibrato però da un’acidità molto vivace. Questo vino ha due estremi e che cercano di aiutarsi a vicenda.
Ci riescono e danno vita a un vino che colpisce pur restando equilibrato.

Vino tendenzialmente dolce e accompagnato da un grande profumo. Ci sta bene del riccio di mare, piatti di mare profumati e molto saporiti.
Anche se io un pollo arrosto ce lo vedrei bene.