Il Mio, un vino a 1,10€ potrà mai essere qualcosa di bevibile?
Siccome in questo periodo c’è gente che fa esperimenti con i vaccini, non vedo perché non dovrei fare io un esperimento sulla mia pelle con del vino. Pure il vino cattivo ha come effetti collaterali “nausea e mal di testa”.
All’Eurospin per la cifra di 1,10€, l’equivalente di una manciata di goleador, di un caffè e visto il prezzo al litro (1,46€) questo vino costa quanto il gasolio.
Non c’è IGT, DOC, niente. “Vino rosso” e basta. Non c’è nemmeno l’annata. Imbottigliato a Missaglia, provincia di Lecco. L’etichetta riporta solo queste indicazioni tradotte anche in una lingua che parrebbe sloveno. Che questo sia il vino preferito dai nostri vicini al di là di Trieste?
Si parte con un colore bello intenso. Viola più che rosso, ma un colore di quelli che fanno ben sperare. Certo l’unghia è trasparente per un lungo tratto, ma il resto… il resto invoglia proprio ad andare oltre.
Il profumo è delicato, appena un accenno di fiori seguito subito dopo da qualcosa che va per i fatti suoi e non si capisce bene cosa sia. Il poco alcol svolazza nel bicchiere ma non dà poi così fastidio. Profumo equilibrato senza particolari problemi.
Assaggio, perché a questo punto è un peccato fermarsi e magari Il Mio mi riserva qualche sorpresa.
Poco corpo, sapore corto. Tuttavia è beverino, piacevole. Tutto molto ben equilibrato, senza punte, senza volere sembrare ciò che non è. In fin dei conti per questa cifra sono già felice che sia bevibile.
Vino da quantità smodate per amici squattrinati e che non guardano l’etichetta. Magari bevuto un po’ più fresco del normale (un mezz’ora in frigo prima di servirlo) e dentro una bella caraffa in cui potrà far evaporare alcuni odori slegati.
Sarebbe il perfetto “vino della casa” nelle migliori e peggiori osterie d’Italia.
Se avete un branco di diciottenni a una grigliata in campeggio, comprate dieci bottiglie di Il Mio e li farete felici. Dormiranno come angioletti (magari dopo aver sfasciato tutto).
Considerata la cifra, tutto sommato, è un buon vino.
E chi lo avrebbe mai detto?
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