Siamo in Italia e da buoni italiani tutto ciò che è innovativo e che ci costringe a uno sforzo mentale per accettarlo è “il male”.
Il male non è solo il vino australiano o cileno, il male non è solo buttare giù un mostro di stadio figlio di tangentopoli, il male non è solo la pizza con l’ananas, anche se la pago e quindi sulla pizza io ci metto quel che voglio.
Il tappo a vite è anch’esso il male.
Che differenza c’è fra il tappo di sughero e il tappo a vite?
La differenza è piccola, ma molto importante. Il tappo di sughero fa passare un po’ di, ma proprio poca poca, aria. Il tappo a vite, invece, sigilla la bottiglia e non passa proprio niente.
Perché dovrei far entrare dell’aria dentro la bottiglia?
Perché una micro ossigenazione del vino, se fatta per il tempo giusto e alla temperatura giusta, permette al vino stesso di evolversi. Provate un po’ a lasciare una bottiglia con tappo di sughero per un anno in cantina e sentirete che differenza. Non sempre in meglio, però.
Un vino rosso di struttura come un buon Nebbiolo , si ammorbidirà, si evolverà sviluppando profumi e sapori più complessi e potrebbe regalare gran belle soddisfazioni se si ha la pazienza di aspettarlo.
Al contrario, un vino meno strutturato e pensato per essere bevuto subito come questo Marzemino rischierebbe di perdere tutta la sua sapidità e di trasformarsi in un succo di frutta senza più niente da dire.
Meglio il tappo a vite o di sughero?
Dipende dal vino. Vogliamo lasciargli la possibilità di evolvere? Siamo sicuri che abbia le caratteristiche adatte per migliorare con un po’ di tempo? Allora il tappo di sughero è quello che fa per noi.
Vogliamo bere subito questo vino? Non ha bisogno di ulteriori affinamenti? Tappo a vite!
Il tappo a vite vuol dire scarsa qualità
No. Tappo a vite vuole dire solo “tappo a vite”. La qualità del vino non si giudica né dalla bottiglia né dai tappi. Ma questa convinzione sarà difficile estirparsela dalla mente.
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