Al discount per 3,39€ si può trovare anche uno spumante rosé. Lo dice l’etichetta che è un metodo Charmat e quindi, senza tanti giri di parole, un “prosecco”.

La storia del prosecco fa ridere ed è tutta italiana, lasciamo perdere e dimentichiamola in fretta prima che se ne accorgano all’estero e abbiano un altro motivo per riderci dietro.

Il Miazzi spumante Rosé metodo Charmat si presenta in una bella bottiglia con etichetta argentata. Non che la bottiglia sia poi così importante quando si beve, noi beviamo vino mica vetro, ma almeno si presenta bene.

Stappo questo spumante e non appena le bolle si riducono quanto basta per poter guardare nel bicchiere, il colore appare subito brillante, un bel color pesca, non troppo acceso, non troppo scarico. Un gran bel colore, a dire la verità.

Il profumo è appena accennato, niente di memorabile e viene confuso dalle bolle che scoppiano nel naso. Una bollicina grossolana che già si vedeva e ora si sente nel profumo. È come se il profumo fosse interrotto dallo scoppio delle bolle. Non è una sensazione sgradevole, è solo indice di una lavorazione improntata alla quantità e tipica del metodo Charmat (il prosecco!). Niente di male, è lui e ci sta che sia fatto così.

Il sapore è be definito. Non ci sono cose strane, sapori che se ne vanno in giro senza un senso. Una buona sapidità rende questo vino un vino piacevole, leggero, senza pretese e perfetto per un aperitivo fresco.
La bollicina nel frattempo si è ridotta e rende possibile apprezzare i sapori del vino.

Per questa cifra, tutto sommato, un buon vino. Non aspettatevi lo spumante della vostra vita, ma aspettatevi una gradevole bevuta estiva.