Il prosecco Mionetto è una di quelle bottiglie che da quando ho memoria sono sempre state presenti sugli scaffali del supermercato. Lo spago che lega il tappo è uno dei tratti inconfondibili e oggi, per la prima volta, ne ho comprata una bottiglia.

Per 7.29€ nutro buone aspettative anche per il confronto immediato con la bottiglia a fianco, stesso prezzo e stessa tipologia di vino: il Bolla Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. Extra Dry che mi ha dato una bella soddisfazione.

Anche il Mionetto Prosecco Superiore Valdobbiadene DOCG è un Extra Dry, quindi, è bene ricordarlo, dolciastro. Non dolce, dolciastro.

Il colore è pallido ma la bollicina sale su in verticale come nello Champagne. Di solito la bollicina del Prosecco va un po’ per i fatti suoi ed è piuttosto grossolana. Questa pur essendo chiaramente una bollicina di un Metodo Charmat, appare di una certa eleganza. Ovvio, noi non ci beviamo l’eleganza della bollicina, ma quando poi la assaggiamo, se questa non sta ferma ci riempie di schiuma.

Il profumo appena accennato, niente di eccezionale. Poco profumo, direi un po’ deludente all’olfatto. A volte è meglio così, meglio non profumare che puzzare.

La bollicina è giusta per questo vino, niente schiuma, abbastanza delicata, non è invadente. Il dolce dell’extra dry è tutto sommato piacevole e non stucchevole.

Un prosecco da aperitivo senza grandi pretese, un vino senza eccellenze e senza difetti.
Se dovete per forza stappare in tempo di feste ma non avete soldi per uno Champagne, questo Mionetto è una buona alternativa a un prezzo accettabile.