Si sente spesso parlare di “prosecco millesimato” o “champagne millesimato” con un tono molto serio, quasi come se la semplice pronuncia della parola “millesimato” potesse descrivere il vino che stiamo per bere o che potesse elevarlo in qualità.

Perché si dice prosecco millesimato?

Significa che sulla bottiglia del prosecco che stiamo bevendo è indicato l’anno di vendemmia. Un prosecco millesimato è prodotto con solo uva di uno specifico anno.

Il vino si fa con l’uva di un anno! Ma cosa stai dicendo?

No. Il vino fermo si fa, in genere, con l’uva di una annata specifica, gli spumanti, i prosecchi… quasi mai.
Mai sentito parlare di “cuvee”?
La cuvee non è altro che uno spumante standard che rispecchia esattamente il gusto tipico che la cantina vuole ottenere. Ogni anno la cuvee è sempre la stessa. Per ottenerla si mischiano vini di diverse annate, particolari miscugli di alcol e zuccheri per avere un risultato studiato a tavolino.

Lo spumante è un vino in cui la mano dell’uomo è molto presente, non è un vino che si fa con semplicità, richiede molto lavoro in cantina (e ovviamente anche in vigna per ottenere uve migliori).
Tradizionalmente ogni cantina ha il suo gusto particolare, un marchio di fabbrica che la distingue dalle altre. Per ottenere quello specifico gusto e produrre la cuvee, si mescolano uvaggi, si fanno blend, si aggiungono liquori. Ogni anno l’uva ha una resa, un grado di maturazione, acidità, sapidità diverse, per cui il vino prodotto ha sempre qualcosa di diverso ogni volta. La cuvee mitiga queste differenze e ci rende un’etichetta riconoscibile fra le altre.

Il prosecco millesimato, invece, è espressione dell’annata in corso, insieme, naturalmente all’abilità in vigna e in cantina di quella etichetta. (Bisogna saper lavorare bene sia che si faccia un millesimato che una cuvee… ma bisogna lavorare bene anche solo per spazzare una strada, se è per quello.)

E se l’annata fa schifo? Si può fare un prosecco millesimato?

Se l’annata fa schifo, il prosecco millesimato rispecchierà l’annata. Starà all’abilità dei produttori riuscire a ottenere qualcosa di decente da annate terribili tipo il 2014 toscano. La cuvee, invece, sarà più o meno uguale agli anni precedenti.

Il vino millesimato di solito (dipende da disciplinare) prevede almeno l’85% di uve delle stessa annata, per cui qualche correzione è sempre possibile per ottenere qualcosa di bevibile. Ovviamente una percentuale così alta darà un’impronta maggiore e il millesimato rispecchierà l’annata di riferimento.

Millesimato vuole dire migliore qualità?

Assolutamente NO!

Millesimato vuole solamente dire che l’uva utilizzata proviene da una sola annata. Niente di più, niente di meno!

Quindi cosa è meglio bere?

Come sempre, è meglio bere quello che piace di più. Non c’è un vino migliore di un altro, ci sono vini di qualità e vini di qualità inferiore. Ognuno è libero di bere quel che vuole e nessuno potrà dire niente al riguardo.