Siamo ancora in tempo per farci un bel regalo di Natale/fine anno/Befana e ogni avvinazzato che si rispetti ha sempre il problema di dove mettere le bottiglie più preziose. No, in realtà all’avvinazzato non avanzano mai delle bottiglie, solo che alcune le deve nascondere ai famigliari per potersele bere in santa pace quando avrà la serata libera.
Io nasconderei il Barolo Fontanafredda, per esempio.
Bisogna trovare un posto in cantina in cui non va mai nessuno, magari nell’angolo in cui c’è quel vecchio Typhoon giallo del 98 che faceva schifo nel 98 e adesso sta lì a prendere i ragni. Chi volete che ci vada se non voi con la lacrimuccia a pensare ai vecchi tempi andati? (per fortuna che sono finiti e possiamo guidare mezzi di trasporto veri).
Se invece avete dei famigliari che vi vogliono bene o che sono astemi (se avete famigliari astemi i problemi sono altri), non avrete bisogno di nascondere il vino prezioso.
In entrambi i casi il vino va conservato da qualche parte, no?
Non possiamo mica lasciarlo per terra o dentro delle scatole di cartone. Non possiamo nemmeno metterlo sulla sella del Typhoon perché già rischiavamo di cadere ogni volta noi, non vogliamo davvero che caschino le nostre bottiglie di vino. Meglio noi per terra che loro!
Non mi soffermo sulle condizioni ideali della cantina, presumo che pochi abbiano la possibilità di scelta e un posto interrato di un condominio generalmente va più che bene.
E allora la migliore soluzione è dotarsi di una cantinetta per il vino, chiamatela come volete, cantinetta, portabottiglie o anche “coso su cui mettere le bottiglie”, purché ci sia un sistema per organizzarsi al meglio.
I vantaggi del portabottiglie non si limitano all’uso dello spazio o alla resa scenica che si ha entrando in cantina anche perché non sarebbe per niente affascinante invitare la vostra conquista con un “ti porto a vedere la mia cantina”, sembra la frase con cui si apre un film horror.
I vini posti nel portabottiglie-cantinetta vengono messi in orizzontale e questo permette che il tappo sia sempre umido evitando così che possa seccarsi. Se il tappo si secca, passa troppa aria e addio vino.
Un vantaggio importante sta anche nella possibile classificazione delle bottiglie. Per prezzo, per anno, per “gusto” e per colore.
Si può dedicare il primo piano alle bottiglie da bere “mai”, quelle troppo preziose per essere bevute in una giornata qualsiasi oppure quelle che vogliamo far invecchiare a tempo indeterminato; un piano per le bottiglie importanti, uno per i bianchi e uno per gli spumanti e così via.
L’importante è che la struttura che deve ospitare le nostre amate sia solida!
Dopo tante elucubrazioni, io ho comprato questa:
Costa relativamente poco (circa 40€). Si monta facilmente con un normale avvitatore e senza dover seguire manuali complicati con tutte le cose a incastro o lettere che non coincidono mai. Basta mettere le viti e sta in piedi senza problemi. Una volta appoggiata alla parete è stabile, non barcolla nemmeno forzando un po’ e regge bene il peso di tutte le bottiglie che può portare.
Unico neo: lo spazio fra un piano e l’altro è poco, la bottiglia entra senza problemi a patto che non sia una bottiglia di spumante con il culo troppo largo. Il poco spazio rende difficile leggere cosa c’è nei piani più bassi e quindi io mi sono già dimenticato cosa ci ho messo. Sono talmente pigro che aspetto di aver finito tutte quelle di sopra per andare a guardare.
Per ovviare al problema della bottiglia di spumante, consiglio una cantinetta con l’ultimo piano “libero”, come questa:
A vederla sembra avere anche più spazio fra un piano e l’altro, in ogni caso il piano superiore può tenere anche una magnum, volendo.
Insomma, una cantinetta serve per ogni avvinazzato che si rispetti e che voglia avere il suo arsenale alcolico sempre nelle migliori condizioni possibili.
Quindi, una di queste due andrà benissimo.
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