Non avrei mai pensato di bere un rosato frizzante nemmeno nei miei incubi peggiori. Ormai sono seduto al tavolo, sono ospite e non posso rifiutare. Almeno mettiamolo in frigo, se devo bere un vino frizzante da 2.50€, lo voglio freddo. Molto freddo.

Sotto esame questa sera c’è un vino a me sconosciuto.

Predom Pinot Rosa Trevenezie 2018

Il Pinot rosa è un’uva che non esiste. Questo Pinot rosa in realtà è un Pinot nero vinificato in rosato.

Stappo questa bottiglia che assomiglia così tanto a quella che regalano nei panettoni, roba tipo “panettone più bottiglia 3.99€”.

Nel bicchiere il colore è proprio bello. Non me lo aspettavo. Un bel colore intenso, verso l’arancione, mica robaccia senza carattere! Se non fosse per la grandezza di quelle bolle, sarei proprio tentato di berlo.

L’odore riporta questo vino sulla Terra, il profumo è delicato, fin troppo, a tal punto da dovermi tuffare dentro al bicchiere per carpirne qualche sentore.

Assaggio. Ormai siamo qui e in qualche modo bisogna pur dissetarsi.

La bollicina è sorprendentemente fine. Che l’aspetto grossolano fosse dovuto a qualche problema di lavaggio del bicchiere?
Dolciastro, comunque piacevole, mantiene un’acidità discreta appena inferiore alla dolcezza. Non è uno squilibrio fastidioso. Forse è più per un aperitivo “da donne”, solitamente amanti del vino un po’ più dolce, che un vino da pasto.

Niente male per questo prezzo.
Da scheda ONAV 82/100. A questo prezzo, non si può davvero chiedere di più.

Con un vino così io ci vedo bene della pizza senza troppi condimenti, dei crostini con lardo e pomodorini o dei gamberetti. Con solo 11% di alcol, è il vino da aprire alla festa di compleanno dei vostri bambini.

Mentre voi vi ubriacate con Pegaso Bolgheri