Questa sera si va in Puglia, terra infuocata di vini belli corposi. Terra di Negroamaro e di Primitivo di Manduria. E proprio un Primitivo di Manduria San Gaetano, Due Palme DOP 2018 finisce nel mio carrello per 5.90€. Non molto, non poco. Il prezzo giusto per una buona bevuta al supermercato.
Parto senza grandissime aspettative, anche se la Puglia è sempre fonte di piccole gioie.

Stasera si mangia piccante e molto saporito, un vino pugliese dovrebbe essere in grado di reggere certi sapori da Sud Italia, anche se questi sono sapori da Sud della Cina.
Vabbè, sempre di Sud si tratta.

Il colore è subito bello, di quelli che si aspetta da un vino di queste zone. Scuro, viola impenetrabile. Mantiene la sua lucentezza, è sicuramente un vino fatto bene, il colore dice molto, anche se poi non è che ci beviamo il colore…

Il profumo punge un po’, la punta alcolica è forte, ci sono diversi profumi un po’ incasinati. Dovrei dire “poco eleganti”, ma il termine “incasinato” mi piace di più e rende meglio l’idea.
Non male, comunque.

L’alcol si sente anche all’assaggio, scalda la bocca e poi subito dopo arriva un po’ di acido. Forse è ancora giovane e qualche mese in una bella cantina alla temperatura giusta lo potrebbe rendere un vino un po’ più tranquillo… meno “incasinato”, appunto.

Buon vino che regge bene i piatti saporiti, piccanti, ma non troppo complessi. Il corpo è un po’ più debole rispetto a quanto mi aspettavo da un vino pugliese.

Tutto sommato è un vino onesto, senza particolari pregi né difetti. Interessante, ma niente di cui innamorarsi.

Da scheda ONAV 81/100, un po’ bassino per via di certi squilibri, ma assolutamente niente di fastidioso. Forse ha solo bisogno di un po’ di tempo in più.