Il Riesling come evento traumatico

L’atmosfera natalizia mi mette addosso quel fastidio che si può scacciare solo con un evento traumatico. Esci dal centro commerciale e ti investe un autobus, per esempio. Quello sarebbe un modo per dimenticarsi del natale, dei regali, dei pacchetti e dei parenti che sei costretto a incontrare di lì a pochi giorni.

Odio il Riesling

Il Riesling è uno dei vini che odio di più, secondo solo al Lambrusco frizzante. Con il Gutturnio anch’esso fra i primi posti della classifica dell’odio.
Del Riesling non sopporto l’odore di gasolio. Chiamatelo pure “sentore di idrocarburo“, a me sembra ogni volta di essere a fare gasolio alla mia macchina. Mentre maneggio una bottiglia di Riesling chiedo sempre se è compresa anche la pulizia del parabrezza.

Riesling italico per fare pace

È Natale e siamo tutti più stressati. Quindi decido che devo scaricare tutte le mie tensioni in una battaglia all’ultimo sangue con uno dei miei peggiori nemici. Non mi sento ancora pronto per confrontarmi con un fetente Riesling Renano, per cui entro dentro al Carrefour e punto deciso verso la sezione dei vini italiani. Un Riesling Italico è un buon banco di prova.

Riesling Oltrepò Pavese – La Calenzana Verga 2018

Per la modica cifra di 3.99€ mi porto a casa una bottiglia di Riesling Oltrepò Pavese La Calenzana, delle cantine Verga.

Esco dal supermercato e magicamente anche il serbatoio della mia auto è pieno.

Prono per l’assaggio di Riesling

Com’è questo Riesling?

Apro la bottiglia solo dopo aver allontanato ogni sorgente di fiamme, scintille o calore. Stacco anche i termosifoni nel dubbio che questa roba possa divampare in una fiammata che incendierà quell’odioso albero di natale che ho in salotto.

Vista

Il colore è scarico. Si mimetizza sul tavolino bianco dell’Ikea. Ci sono dei riflessi verdolini, è un giallo molto tenue. Ci sta. Non è un difetto. Dal Riesling mi aspetto ben altre devastanti caratteristiche.

Olfatto

Ci siamo. “Qui si parrà la tua nobilitate”.

Chiudo gli occhi e avvicino il bicchiere al naso. Li riapro dopo pochi secondi. Sono ancora vivo.

Avverto un profumo. Profumo, davvero. Non ci sono puzze di benzinaio. Agrumi, principalmente limone, pompelmo. Gradevoli. E sotto, in lontananza, l’odore di carbone e idrocarburo. Ma è proprio un sottofondo, per niente spiacevole.

Mi sembra di aver incontrato la ragazzina brutta delle medie a cui non ho mai rivolto la parola e che ora è diventata una stangona da calendario.

“Piacere, signorina Riesling. Sono sempre stato un suo fan, lo sa?”

Gusto

Fresco. Acidulo il giusto, armonico e ben fatto. Ha un’ottima intensità, risveglia il palato e ha pure un corpo che non mi sarei mai aspettato.

“Gran bel corpo, signorina Riesling”.

Allora, è buono?

Da scheda ONAV 83/100. Un vino ben fatto, da berne a volontà.
Buono, piacevole. Una grandissima sorpresa, soprattutto per me che fino ad oggi ho faticato ad apprezzare questo tipo di vino. Mi devo ricredere, ci sono Riesling che riesco a bere.

Con cosa si abbina?

Il mio risotto ai frutti di mare era perfetto in abbinamento con questo Riesling. In particolare si sente quanto stiano bene insieme i crostacei, con il loro retrogusto amarognolo, e i sentori agrumati di questo vino.

Quindi direi gamberetti, magari al vapore. Risotto ai frutti di mare.

O anche solo un aperitivo… “Signorina Riesling, la posso invitare per un aperitivo?”
Così, un incontro informale e meno impegnativo. Tanto per conoscersi un po’.

Bottiglia Riesling

Scusa Riesling, ti ho sempre trattato male. Ci riberremo sicuramente.