Al supermercato trovo una Bonarda dell’Oltrepò Pavese, terra di Gutturnio e salumi, per la ridicola cifra di 2.85€. Costa meno di alcuni vini sfusi, vale la pena provarci.

Cantina Tralcio Antico, presenza fissa nei supermercati con vini economici discreti, perfetti per lo scopo di questo sito. Il Chianti e il Vermentino hanno ottimi rapporti qualità prezzo e si adattano alla perfezione per pranzi e cene di quantità, più che di qualità. Vediamo questa Bonarda come si comporta.

Già è un vino frizzante e i rossi frizzanti devono piacere in modo particolare. Questo rende la Bonarda frizzante un vino che non si adatta a tutti i palati soprattutto perché i rossi frizzanti danno sempre l’idea di “vino del contadino” e il “vino del contadino” per definizione è una schifezza. Bonarda e Gutturnio, invece, sono altre cose.

Il colore è scuro, intenso, quasi nero. Sfumature viola come quelle che si vedono in certi vini siciliani di grande struttura. Le bollicine fanno una schiuma non eccessiva e questo mi rincuora.

Il profumo è chiuso, quei profumi da vino artigianale. Non ci siamo. Non è difettoso, solo che ogni profumo va per conto suo e l’odore di cantina domina su tutto il resto. Non è un vino da godersi nel calice, proviamo a buttarlo giù per sgrassare il palato e vediamo cosa ne viene fuori.

La bollicina è fine, non fastidiosa, anzi. Tannino ben presente, anche troppo. Vino fresco che trova un giusto abbinamento con un semplice panino col salame. Vino da aperitivo, magari da bersi molto fresco  per togliere alcuni sapori non perfetti che emergono a un assaggio attento.

Non è un gran vino ma per meno di 3 euro non è proprio possibile chiedere di meglio e quindi il rapporto qualità prezzo è molto interessante. Vino da campeggio, da 25 aprile e primo maggio, vino che sta bene con la griglia, con i panini e anche con qualsiasi altra cosa purché molto semplice.

Se torno 18enne, ne ricomprerò sicuramente.