Qualche giorno fa ho cucinato dei gamberetti a cui ho abbinato il meraviglioso Vermentino di Gallura Giogantinu di cui ho fatto scorta al supermercato. Mi sono avanzate teste e code di questi animaletti che hanno sacrificato la loro vita per il mio piacere, per cui ho deciso di non sprecare tutta questa bontà e di farne un brodino da usare per ricette future.

Siccome la mia pazienza e la mia capacità di concentrazione sono estremamente limitate nel tempo, questa mattina ho deciso che fosse meglio usare il prima possibile il brodo di cui sopra per evitare di lasciarlo nel frigo a marcire e poi ritrovarmelo sotto il naso intorno a natale.

L’Esselunga mi propone un Vermentino Toscana IGT Tenuta Moraia a prezzo interessante (3.49€ scontato, 4.36€ a prezzo pieno).

Ne prendo una bottiglia perché un vermentino su un risotto cotto nel brodo di pesce e con abbinati dei funghi freschi potrebbe andarci a nozze.

Stappo questa bottiglia un po’ controvoglia perché questa etichetta verdolina sembra dire “ehi, sono una merda”.

Il colore è spento, pallido e si confonde col bianco del mio tavolino Ikea. Iniziamo male. Odio questo tavolino.

Profumo scarso che arriva disarmonico, come se diversi profumi fossero spruzzati nell’aria in momenti differenti. Prima uno e poi l’altro e poi ti tirassero in faccia un ciuffo d’erba appena tagliata. Con dei sassi ancora attaccati.

In bocca mantiene le promesse che vista e olfatto avevano raccolto. Un vino poco armonico, molto duro, acido e a cui si aggiunge un amarognolo poco piacevole.

Questa volta ci troviamo di fronte a un vino che vale quello che costa: poco.

Da scheda ONAV 77/100.
Considerate che il Tavernello prende intorno ai 72/100… ecco, il paragone è presto fatto. Non vale la pena spenderci altre parole.

Se cercate un vino per zittire i vostri amici incompetenti e ubriaconi, questo va bene per voi.