Fa caldo e su questo non c’è dubbio. Si sta bene a casa con l’aria condizionata o si sta pure bene in ufficio se l’aria condizionata funziona.

Ma poi, prima o poi, bisogna uscire.

Sia per chi torna a casa al fresco dell’aria condizionata, sia per chi preferisce un locale post lavoro in cui magari la temperatura esterna si sia finalmente abbassata, è l’ora dell’aperitivo.

Il vino per l’aperitivo, quale scegliere? Qual è il migliore vino per l’aperitivo?

Intanto, come sempre, bisogna fare un passo indietro e chiedersi: dove faccio l’aperitivo e cosa ci mangio?

Solitamente l’aperitivo è un miscuglio di schifezze e avanzi del bar della giornata, focacce stantie, farro buttato a caso dentro pomodorini e intinto nell’olio, il tutto accompagnato da banali noccioline e patatine. Bene, siamo di fronte al tipico aperitivo italiano.

Naturalmente noi all’aperitivo beviamo vino e non quei discutibili miscugli di alcolici e zucchero tipo spritz, mojito e simili. Sia chiaro, qui siamo gente seria, mica ragazzini che si vogliono ubriacare prima di andare in discoteca.

Se il cibo dell’aperitivo non è niente di eccezionale, questo non significa che anche il vino debba essere di scarsa qualità.

L’ aperitivo estivo si svolge certamente al caldo e un vino da bere fresco è preferibile e più piacevole. Non berrei di certo un Porto o un Barolo sulla spiaggia!

Quindi, se non c’è un cibo particolare, puntiamo su qualcosa che ci ripulisca la bocca dalle schifezze ingerite, un bel vino sgrassatore, insomma.

Il prosecco va benissimo, in tutte le sue declinazioni e denominazioni farlocche che si sono inventati per incasinarsi la vita in quel posto. Il prosecco, ovvero uno spumante metodo Charmat, è un vino che costa poco, non ha particolari pretese e la bollicina spesso piuttosto grossolana è un piacevole solletico che va a togliere il saporaccio delle patatine. E si beve freddo, cosa che non guasta affatto.

Se invece il livello del cibo si alza e si va su piatti più elaborati, allora lasciate stare il prosecco e andiamo su qualcosa da bimbi grandi.

Vini freschi, non troppo elaborati per evitare di bere qualcosa di troppo pesante. Due nomi su tutti: Vermentino toscano/ligure e Verdicchio di Jesi.

Il Vermentino toscano rispetto a quello sardo sarà sì meno elegante e corposo, ma avrà caratteristiche di freschezza, mineralità e bevibilità molto più adatte al contesto dell’aperitivo. Tenetevi il vermentino sardo per una cena importante!

Il Verdicchio Castelli di Jesi è “verde”, sapido, salato, freschissimo e non esagera mai con il residuo di zuccheri. Un bel vino acidulo e rinfrescante.

Un bel Verdicchio Castelli di Jesi per l’aperitivo? Eccolo qui! Ringraziatemi nei commenti.