Per la prima volta trovo un Lago di Caldaro DOC al supermercato. Il prezzo è invitante: 5,29€ con il 50% di sconto. Non c’è occasione migliore per approfittarne.

Il Lavis Terresomme Lago di Caldaro DOC 2021 viene dunque a casa con me.

Prima mi documento meglio su questa DOC di cui avevo solo sentito parlare.

Uva Schiava di cui non avevo mai sentito parlare. La maggior parte dell’uva usata è questa in qualche variante, ma sempre questo tipo di uva è.
Da questa bottiglia so di dovermi aspettare un vino delicato, non il solito rosso, niente grandi corpi o lunghi affinamenti. Anche perché un vino del 2021 quanto vuoi che abbia affinato?

Il colore è chiaro, brillante e pulito. Ma chiaro, molto chiaro. A metà fra un rosato e un rosso. Questo tipo di uva non spicca certo per la sua colorazione. Però è fatta così ed è proprio la sua caratteristica.

Il profumo mi sorprende. Non è aromatico ma ci si avvicina. Ben presente la frutta rossa, mirtillo in particolare. Tutto sdraiato su un tappeto di fiori. Un profumo molto piacevole, netto, pulito e armonico. Non ha l’eleganza di un Barolo o di un Chianti riserva. Siamo di fronte a un rosso-quasi-bianco.

All’assaggio ha le caratteristiche del rosso giovane (e per forza…) con in più quelle di un ottimo vino bianco. Molto sapido, fresco e stupisce per persistenza e con un retrogusto amarognolo assolutamente piacevole e ben equilibrato con tutto il resto.

Un rosso da bere fresco, 15/16 gradi, e da abbinare con piatti non troppo complessi. Un rosso da pesce per stupire i commensali che grideranno al sacrilegio vedendo un rosso con il pesce, salvo poi ricredersi dopo averlo assaggiato.

Rosso leggero, semplice anche se di tutto rispetto. Direi “semplice ma concreto”.