Un benefattore mi regala una bottiglia di Tenuta Canneto, Santabarbara IGT Toscana 2018 e siccome sono un gran maleducato vado a cercare il prezzo su internet.
Siamo intorno ai 15€, poco più o poco meno a seconda del sito.

Dall’etichetta non mi entusiasma molto, solito mischione delle solite uve che usano in Toscana per imitare i vini francesi.

Il colore è perfetto per questo tipo di vino, che poi è un Bolgheri senza il nome Bolgheri, solo perché viene prodotto appena fuori dalla zona di Bolgheri. Ma praticamente è la stessa cosa. Colore intenso, scuro, con sfumature viola molto molto invitanti.

Il profumo tende decisamente agli aromi del legno. Cuoio, liquirizia e cacao. Profumi abbastanza intensi e piacevoli.

All’assaggio mi stupisce in positivo. Mi aspettavo uno di quei soliti vini da americani e da cinesi, vini che tendono fin troppo verso il dolce e che all’estero vanno tanto di moda.
Questo Santabarbara invece mantiene un bell’acidino che dà quelle sensazioni di freschezza che mancano nei soliti vini “ruffiani”.
Semplice, niente di eccezionale che faccia gridare al miracolo. Piacevole il retrogusto amarognolo che tiene sveglio il palato.

Un buon vino, fatto bene, come da ricetta ma con un tocco in più che lo rende un po’ meno finto dei suoi fratelli di quella zona.
Bottiglie così fanno sempre la loro bella figura a cena, ma non aspettatevi chissà cosa.

Un vino ben costruito e di cui mi dimenticherò ben presto.