Attratto da un discreto prezzo, 5,20€, compro senza nemmeno stare a pensarci troppo una bottiglia di Passerina del Frusinate, Cantina di Piglio 2021.

Me lo stappo in una serata tranquilla e solo nel momento di tirare via il tappo leggo la dicitura “senza solfiti aggiunti”. Non è detto che sia un male, dico fra me e me.

Il colore è brillante, pieno e con riflessi dorati. Sembra interessante ed è proprio bello stare a guardare un vino così.

Il profumo fa crollare tutto. Sgradevole ai limiti del disgustoso, evidente ossidazione. Il tipico odore del cosiddetto vino naturale. Ovvero odore di vino marcio.
Di questo stiamo parlando: vino marcio, vino andato a male. Uno spreco di uva lasciata marcire solo per mettere in etichetta la scritta “senza solfiti”.

Il gusto?
Ma voi siete pazzi, io uno schifo del genere lo tiro nel lavandino e non oso di certo assaggiarlo.

Non è vero, con un moto di coraggio provo ad assaggiarlo ugualmente.
Indegno, disgustoso.

Uno dei vini peggiori che mi siano mai capitati.